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L’Italia ha una sua conformazione geografica, con differenti microclimi. Ho un’idea e mi meraviglio che la famosa e solida “task force” sul softball non è mai stata in grado di partorire: propongo di
restringere le distanze facendo giocare il Catania softball in quel di Roma, visto che l’Orgosolo per giocare in A2 ha dovuto accettare di giocar e le sue gare casalinghe a Parma! Secondo il mio modesto parere questa è pura mancanza di rispetto per l’Orgosolo e per la sua storia. Gente che da una discarica ha saputo costruire un bellissimo e funzionale diamante, emblema della loro volontà di uscire dall’isolamento, testimonianza di iniziative e non di presunzione. Non sono a conoscenza delle motivazioni che hanno portato l’Orgosolo ad accettare una simile situazione, ma posso dire con assoluta franchezza che quel che è stato fatto dimostra che la Fibs è una federazione “gestita per l’occasione”. Ormai sembra che le regole siano quelle e se vuoi è così e ti tocca accettarle. Traete voi lettori le condizioni che più vi aggradano. Io avrei messo in atto soluzioni diverse, aiutando le squadre ad andare a giocare sull’isola, oppure facendo disputare dei doppi incontri a rotazione sull’isola e sulla terraferma, ma non avrei mandato in esilio l’Orgosolo per una intera stagione. Provate a domandarvi perché si fa sport e perché ci sono dirigenti che vogliono vedere atlete che fanno sport. Noi di MyBaseball lo sport lo vediamo in un’altra maniera. Ad Orgosolo ho amici e mi rattristo per loro davanti alle dichiarazioni di Fochi ed ai silenzi di Sanna. I silenzi di Sanna non mi stupiscono affatto perché se sta zitto ne guadagna sicuramente in prestigio. Voi avete forse notato cosa ha fatto di buono per il softball questo dirigente? A me dà l’impressione che sia rimasto in sella tutto questo tempo soltanto per l’amicizia che lo lega al signor Fraccari. Se fossi un sarto, sinceramente non riuscirei a confezionare alcun vestito sportivo indossabile dal signor Sanna. Cos’è il softball per questa persona? Forse un mezzo per uscire dall’anonimato, uno strumento per uscire dall’isola. Ma lui, nonostante tutto sta sulla breccia da anni ed anni. Perché alla fine sembra proprio che non ci sia il coraggio di cambiare. Questo disastro è il frutto di questi anni dove non si è mai cambiato. Ora le società hanno capito quello che noi andavamo dicendo nel lontano 2008 a Bellaria. Spero proprio che ci possa essere il cambiamento, ma con le persone giuste e non con i “quaqquaraqqua”. Persone giuste che però si troveranno a fronteggiare una situazione drammatica derivante da tutta una serie di palliativi messi in atto da una Fibs, che come ho già detto prima, agisce estemporaneamente, senza un programmazione strutturata. Per fare un altro esempio, torno sulle dimissioni del signor Della Millia dal ruolo di presidente della DR Lazio. Fraccari respinge le dimissioni, Della Millia non si esprime più pubblicamente sull’argomento ma si presenta alla riunione indetta da Fochi in quel di Parma per parlare del futuro. Siamo seri per favore. Tonino Micheli
